Tiziana Zanutto
LAGUNANDO 2020 > selezionati 2020
Nata e cresciuta a Treporti, l’università prima e il lavoro poi mi hanno portata ad essere Veronese di adozione, mantenendo però un legame forte con le mie origini, nonostante (o soprattutto per) la perdita in giovane età di entrambi i genitori.
Mi occupo con passione di formazione e improvvisazione teatrale, ritagliando sempre del tempo per il volontariato a favore degli animali.
IL MIO LÀ
Le mie radici di salicornia che mi nutre, ora affondano nella dura terra padana non intrisa,e soffrono.Qui gli occhi si annoiano scorrendo paesaggi statici,nel mio là l’acqua e la sabbia li rendono mai uguali e misteriosi: cosa si cela sotto la morbida superficie?Solo nel mio là colgo essenza di bello vero.I roscani sulle barene sono più nitidi delle viti sulle colline,i gabbiani sulle bricoe sono più reali di qualsiasi piccione sul selciato.Sarà che laggiù, fuori dalla finestra,sono ancora sulla bicicletta all’inseguimento del profumodi erba tagliata,di pomodoro ancora caldo di sole,di crema solare al cocco mista al sale,di alghe appoggiate su castelli di sabbia?Sarà che in fondo allo specchio ancora attraversando la nebbia al pelo d’acqua a bordo della Poveglia,assaggiando l’amicizia come deve essere?Sarà che chi cresce fra mare e laguna è una conchiglia?Appoggia il tuo orecchio al mio petto e mi sentirai sciabordare.
I FENDITORI
Il profumo della laguna è diverso da quello del mare: è più dolce, ricorda il diverso movimento.Il mare incessante instancabile fino alla violenza,la laguna sembra ferma impassibile fino all’indolenza.La velocità cambia, il palesarsi in modo più o meno eclatante.Ma in fin dei conti le due acque finiscono inevitabilmente per incontrarsi,il litorale come prua di nave di terra e sabbia che fende la mescolanza.E noi marinai e mozzi e capitani che giriamo la testa da una parte e dall’altrae ci aspettiamo acque che ci ignorano ma che ci rendono diversi da chiunque altro,assuefatti alla bellezza e all’ineluttabilità.