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Elena Sofia Cesca 2022
LAGUNANDO 2022 > selezionati 2022
I LIOPICCOLI
POESIA
Nata a Venezia nel 2005, città a cui è molto legata
Frequenta il Liceo Marco Foscarini.
Nel tempo libero le piace dedicarsi alla poesia, un’arte che, per lei, è insieme amica e consigliera fidata.
Il suo sogno è pubblicare in futuro una raccolta di poesie inedite.
Frequenta la 3 classe del Liceo.

Autrice già presente edizioni:
2021

PRIMO PREMIO
- SCUOLA SECONDARIA -
L‘originalità del messaggio rende le composizioni poetiche interessanti...
Colpiscono anche le scelte lessicali ricche e lo stile personale.  
C’è chi teme

C’è chi teme il buio
poiché è mistero ciò che cela
e c’è chi teme la luce
sebbene ciò ch’è ivi sia indubbio.
Tutti giustificano i primi.
Pochi soltanto legittimano i secondi.

Tutti giustificano i primi
essendo una paura non rara l’ignoto
e un’atroce presenza del buio il vuoto.

Pochi soltanto legittimano i secondi
apparendo innaturale temere la luce
dove le cose non son mai mute.
Ciò che fa provar a costoro terrore
é non vedere in quella luce
ciò che si volle con così tanto ardore.
Il pittore

Forse un pittore ci ha ritratti
su questa strada alberata
che noi chiamiamo vita.

Forse quel pittore ci ha guardati
mentre noi camminavamo distratti
e si è innamorato del nostro amore.

Forse quel pittore ci ha dipinti
ancor prima che Amore
dipingesse la mia vita.

Forse quel pittore era il Destino
e noi le sue fortunate marionette.

Oppure tutto era solo un’illusione
ed io solo perdutamente innamorata.
L’uomo

L’uomo inventa armi per salvarsi
e si fa uccidere da esse.
Poi si lamenta.
Piange le sue vittime
mentre insegue i suoi stessi inseguitori.
Vuole la rivincita, l’uomo.
Vuole vendetta, l’uomo.
Vuole il suo bottino.
E intanto sta fermo a piangere sui suoi cadaveri,
con la pistola in mano e nessun’altra difesa.
Non ha un piano, l’uomo.
Cammina dritto e uccide.
Svolta a destra e conquista.
Si impossessa di un terreno
che non è mai appartenuto a nessuno
e lo fa proprio.
Come se il pianeta fosse una partita a carte,
e l’uomo ha sempre il suo asso nella manica:
quell’asso è la violenza.
E l’uomo vince.
La violenza vince.
E poi muore, l’uomo,
per mano della violenza.
Le armi vincono,
vincono sempre loro.
Forse già lo sapeva, l’uomo.
Oppure era troppo impegnato
a piangere le loro vittime.
Le vittime delle armi.
Poteva prevenirlo, l’uomo.
Poteva prevenirlo, ma non l’ha fatto.
E sai perchè?
Perchè l’uomo è un uomo.
E l’uomo perde.
Sempre.
La fine del tempo

Si dipinge il tempo sulla pelle di un’anziana,
le domanda come ha vissuto,
dov’ella è stata mentre lui passava.
Il tempo ha marchiato la sua pelle,
le ha coronato il viso di bianchi capelli
e le ha lasciato ricordi di amori sospesi.

Si dipinge il tempo su di un albero stanco,
rifugio di vita per tutta la sua,
covo di morte quand’ella più non sospira.
Il tempo ha marchiato i suoi rami,
una volta signori del bosco,
oggi parti di un essere che la fine ritira.

Il tempo vuol sapere cos’han compiuto le vite,
cos’han elle a questo mondo fecondo lasciato,
il bene procurato,
il veleno versato.
L’anziana signora alza gli acquosi occhi al cielo.
L’albero china la sua sfoltita chioma al terreno.

Ed è arrivato anche per loro il momento.
Annullamento.
Lo scrittore



Inchiostro blu notte nel calamaio
e la penna stretta forte in mano.
Pagine bianche ancor prive d’autore
e timide parole nella mente dello scrittore.

E intanto le lancette scappan dall’ingranaggio
d’un lesto orologio senza più ormeggio.
Ora i pensieri nuotano tra le mille storie
ancora intrappolate nella bocca dell’autore.

L’inchiostro s’impregna nella carta,
le lettere si fondono e si mettono alla prova,
coraggiosa ora emerge la prima parola.
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