Guido Di Sepio 2022
LAGUNANDO 2022 > selezionati 2022
Vive a Roma
Bancario in pensione.
Scrive poesie in rima
Plurivincitore di Concorsi Letterari sul territorio nazionale.
ISOLE DELLA LAGUNA
POESIA
ACQUA BASSA
Che fenomeno a Venezia
se la storia si ribalta
quando il mare si ritira
non si vede l’acqua alta.
Non c’è onda nei canali
con le barche tutte in secca
solo alcuni vaporetti
navigar nella Giudecca.
Mezzo metro dal livello
per le barche non è poco
non è uso per Venezia
poca acqua in questo luogo.
Tanto fango sotto i ponti
solo il fondo dei canali
dentro il centro mille calli
veramente senza eguali.
I gradini in fondamenta
son dall’acqua assai distanti
i turisti o cittadini
son sorpresi tutti quanti.
Acqua bassa qui in laguna
è fenomeno assai strano
lo ricorda lì in memoria
solo qualche veneziano.
Anche il Mose resta fermo
aspettando un’alluvione
non lo tocca l’acqua bassa
non è questa la funzione.
BARENE
Canta piano il gondoliere
mentre voga alla Giudecca
acqua azzurra e mare calmo
guarda attento a quella secca.
Tocca il fondo col suo remo
della gondola sta in poppa
non ha foga nel remare
la fatica certo è troppa.
Vede chiara a pelo d’acqua
a San Giorgio la barena
vira a manca in tutta fretta
pigia il remo in grande lena.
Punta prua all’orizzonte
dove sa che c’è Murano
dietro i pini San Michele
e la bruma di Burano.
Quante secche nei canali
quanta sabbia lì in laguna
lui le vede tutti i giorni
le conosce ad una ad una.
Quando il mare si fa grosso
entra acqua a Malamocco
acqua alta tra i canali
se barena non fa blocco.
Una nave passa piano
raschia il fondo, alghe e rena,
lascia traccia il suo passaggio
dove è l’ultima barena.
CENTO PONTI
Lascio indietro terra ferma
dove è il Ponte Libertà
attraverso la laguna
per poi giunger fin qua.
Quindi a lato alla stazione
dove il treno si è fermato
vedo in fronte un altro ponte
che “dei Scalzi” vien chiamato.
Sulla destra tanto spazio
l’Arsenale un poco dietro
e, moderno, un altro ponte
trasparente tutto in vetro.
Attraverso il Canal Grande
in un punto largo ed alto
panorama mozzafiato
da quel ponte di Rialto.
Marmo bianco traforato
tanti grandi finestroni
gondolieri coi turisti
cento gondole e barconi.
Quanti ponti dentro il centro
calli, strade e fondamente
mille ponti più nascosti
da serbar per sempre in mente.
Ponti in legno oppure in ferro
col passaggio largo o stretto
dove visse qualche Alvise
o morì quel Fornaretto.
Poi la strada si fa grande
è miglior la visuale
acqua alta e moto ondoso
è più largo qui il Canale.
Tutto candido e maestoso,
sospendendo i nostri giri,
resto fermo ad ammirare
il bel Ponte dei Sospiri.
ISOLE...
Scendo giù alla Giudecca
mare calmo, tempo bello
aspettando sulla sponda
il passaggio di un battello.
Al suo arrivo salgo a bordo
per un giro di laguna
a guardar isole e calli
da ammirare ad una ad una.
Scorre il mare lì davanti
vedo gondole a noleggio
sembra struscio cittadino
coppie giovani a passeggio.
C’è San Giorgio e la Giudecca
più a sinistra c’è Murano
la Certosa, i suoi colori
per poi giungere a Burano.
Un sospiro di sorpresa
mentre scendo dal traghetto
a vedere i suoi abitanti
al lavoro di merletto.
Tante case sui canali
a mostrar vivi colori
con Torcello che sorprende
se il turista vien da fuori.
Torno infine sul battello
soddisfatto per davvero
passo a fianco a san Michele
di Venezia è il cimitero.