Tiziano Dalla Costa 2022
LAGUNANDO 2022 > selezionati 2022
Nato nel 2002, vive a Pianiga (VE)
Studente di Sociologiaa Padova
Amante della Filosofia e della Comunicazione
LEGGERE LAGUNE
POESIE
FOTO
Se bastasse l’impronta,
laddove la memoria affonda;
se bastasse l’inganno,
laddove i ricordi essiccheranno;
se bastasse la parola
in loco non perderei
il me stesso dei vecchi
logori e sporchi giorni terreni.
Perchè se il solo desiderare
è un peccato capitale,
allora il mio album
è l’inferno in terra.
TIC TAC
Lo senti?
Quel fievole tintinnar
che di flora o fauna
non ricorda il suono.
Non vibra, non scivola
Persevera non da schiavo
ma da mastro lavoratore
che nulla perde e nulla eccede.
Lo senti ancora?
Fastidioso portatore di memorie,
salubre spezzatore di attimi,
metallico accettatore di suoni,
nemico di chi il sogno ha finito.
Ma allora lo senti?
Quel ticchettio tonante che tormenta le lune;
le repentine rotazioni delle sue ruote.
Io oramai no.
SIN
Il filo pende
su chi dal desiderio dipende.
Un filo che di spada o tessuto
una minaccia rimane.
Le mie fiamme devo spegnere
di una rabbia nero carbone,
i miei scintillii liquidare
nella gola dei poveri.
Non scrutar possedimenti
che di altri son gioia.
Dimenticarmi delle glorie
che di leggenda son genesi,
straziare davanti all’albero
nel giardino protetto dall’angelo.
Spingere le mie carni
anche quando le fibre consenso noncarnio.
Dimenticarmi dei doni,
dell’oro e dei comodi giacigli.
Se a coda di ciò,
a chi di sommo dovere
la spada farà cadere
sul capo di un guscio,
vuoto dal sentimento
e dall’ardere del momento,
se di umana nascita
mangiar la mela è natura
allora nel mio mar di peccati
desidero spira.