L’inquinamento si faceva sempre più presente, così decisi di chiamare degli amici per confrontarci sul da farsi. Avevamo deciso che l’indomani, all’alba saremmo stati in piedi pronti per la nostra missione anti inquinamento. L’alba arrivò veloce e tutti eravamo pronti. Molto carico e motivato, chiesi ai miei amici: “ Avete tutti la tuta subacquea?”. Loro risposero con tono deciso : “ Sì!! “. Allora molto velocemente la indossammo, poi come secondo step ci imbragammo con le bombole da sub. Con il tono tipico del comandante di una nave esclamai: “ Tutti pronti?” e loro come dei soldati risposero: “ Sì!! “.

Arrivammo al faro dove si poteva ammirare un’alba magnifica. Camminammo fino all’ultimo scoglio dove io e la mia compagnia ci immergemmo. Appena raggiunsi il fondo del mare restai pietrificato nel vedere tutti quei cumuli di rifiuti. Immediatamente ognuno con il proprio sacchetto si diede da fare.

Dopo aver fatto qualche sosta erano giunte quasi le QUATTRO del pomeriggio e stavamo riempiendo l’ultimo sacco. Tornammo in superficie. Avevamo riempito ben cinquanta sacchi! Salimmo per la scaletta e la gente che aveva visto quello che stavamo facendo, si complimentò.

Arrivò sera e, anche se molto stanchi, ci fermammo a discutere facendo delle osservazioni su quanto ogni giorno in tutto il mondo inquiniamo e su quanto soffre la fauna che vive sotto quella superficie blu.

Dopo questo confronto distrutti dalla stanchezza arrivammo alla conclusione che avremmo ripetuto spesso questa attività.