Anita Menegozzo
LAGUNANDO 2023 > selezionati 2023 Poesia e narrativa > Isole della laguna - poesia
(date e nomi sono irrilevanti)
La vita della poeta, dimostra nei fatti, che non basta saper usare le parole e avere una spiccata sensibilità per fare buona poesia .
Verseggiare bene non è difficile, ma non compie il superamento delle barriere logico emotive, riesce solo a mimare bene l’inconosciuto, con espressioni suggestive e strappare una lacrima
Isole della laguna
-poesia-
Addio ponti...
Addio ponti emergenti dall’acque
archi ineguali e tanti e così noti
a chi imparò a memoria gli scalini
fin già dai primi passi
al punto da vogare ad occhi chiusi
tra quei canali dolci e sinuosi
Addio al suono e ai richiami delle voci
degli abitanti così antichi e scarsi
ai loro insulti rudi ma cordiali
Resistono ostinati
tra i marmi biancheggianti
come branchi di pecore dolenti
disincantati e intenti
nel loro quotidiano dirsi addio.
Ma ben più tristo il passo
di chi vissuto sempre tra voi se ne allontana
chi ingenuamente in cerca d’altra sorte
che al sol pensiero se ne pente ancora
chi in cerca di chissà quale ventura
Andati senza mai voltarsi indietro
sperando in un ritorno
fin già da quando apparve l’altra riva
Un incubo le strade senza vita
laddove stritolate tra le ruote
le case si susseguono alle case
senza una goccia delle amiche acque
e l’occhio si disgusta disorientato e stanco
di una veduta piatta e così uguale
ed istintivamente si ritrae
Mattoni ammonticchiati alla rinfusa
e senza concessioni alla laguna
Come accettare il passo
incerto e discontinuo
a causa della fretta e della folla
se il cuore di bambino corre ancora
lungo le bianche strisce della piazza?
Addio barca natia su cui vogando assorto
si ascolta lo sciacquio del proprio remo
come si inseguirebbe una preghiera
Addio all’antica chiesa dietro casa
dalla benedizione mai più avuta
ormai senza rossore né vergogna
Noi almeno una promessa
per complice magia di quella sera
l’abbiamo mantenuta
Una promessa vera
La sento galleggiarmi già fin d’ora
come se fosse un’isoletta nuova
in grembo alla barena
perché in fondo ogni gondola è una culla.