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AURORA VIANELLO
LAGUNANDO 2023 > Selezionati 2023 Liopiccoli
I LIOPICCOLI
SCUOLA SECONDARIA
-NARRATIVA-
AURORA VIANELLO

Nasce nel 2009 a Venezia e vive nella ridente Cavallino Treporti assieme ai genitori e alla sorella Gloria.
Frequenta la classe 3D della scuola Vittorio Carpaccio di Cavallino.
Le piace molto leggere ma soprattutto fare attività fisica, infatti pratica pallavolo.



Cari mamma e papà, questa è la mia vita…

                                                                                   Polonia, 25 marzo 1940

Cara mamma e caro papà,
vi riscrivo dallo stesso campo in Polonia, penso, non sono proprio certo di essere in Polonia.
Sono steso al piano superiore di un letto a castello all'interno di una camerata composta da soli maschi, ho conosciuto un ragazzo, Roberto, in questo momento è steso sul letto superiore di fianco a me e dorme.
Era già qui quando sono arrivato io, è molto muscoloso e sorridente, è lui che mi ha dato la forza di continuare a vivere così, in condizioni estreme a causa di questa orrenda guerra.
È veramente simpatico, solitamente giochiamo come due bambini fino a tarda notte ma oggi era molto stanco a causa del poco cibo che gli hanno dato e ha preferito dormire per non pensare alla fame.
Vorrei riposarmi anch'io ma ho troppi pensieri per la testa in questo periodo. Mi mancate veramente molto, anche voi siete le persone che mi danno la forza di continuare a faticare dentro questo campo, pensando che un giorno, quando tutto questo sarà finalmente finito, potrò uscire di qui e potrò ritornare a giocare a palla in giardino con voi due e la cagnolina Minú.
Ditemi, per favore, che la state trattando come una regina, almeno lei e voi due dovete vivere questi anni duri in modo felice, perlomeno un minimo.
Io sto bene, per ora non dovete preoccuparvi per la mia incolumità. Voi come state?
Qui la giornata è splendida, c'è sole anche se fa molto freddo, ma dopo un po' di tempo che si sta qua, ci si abitua a queste basse temperature.
Questa mattina appena sveglio ho notato un'estensione immensa di neve, a vederla era meravigliosa, solo che poi, appena ho messo un piede all'esterno, un brivido di freddo mi ha percorso la schiena e per un attimo pensavo di morire per il freddo e non per la guerra.
Durante la giornata però si stava bene anche con gli indumenti che ci hanno dato loro.
Ogni giorno ci danno anche qualcosa da mangiare e da bere, solitamente una pagnotta di pane e un po' d'acqua.
Purtroppo ci fanno lavorare duramente, però state tranquilli perché penso di riuscire a resistere a queste ore di lavoro per ancora un bel po', avete cresciuto un figlio ebreo, forte e coraggioso, che di sicuro non mollerà solo per un carico lavorativo maggiore e più faticoso di quello a cui era abituato.
Di tanto in tanto giunge qualche rumore dall'esterno delle mura, io non vedo cosa c'è lì perché le guardie sorvegliano tutto accuratamente.
So solo che è la voce della guerra in atto.
Mi spiace ma ora devo dormire perché mi aspettano altre dure giornate e devo affrontarle con tutte le mie energie per superarle.
Mi mancate, vi voglio molto bene, il vostro caro figlio.
                                                                                                       Alessandro                                    

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