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EDOARDO CHINCA
LAGUNANDO 2023 > Selezionati 2023 Liopiccoli
I LIOPICCOLI
SCUOLA SECONDARIA
-NARRATIVA-
EDOARDO CHINCA

Frequenta la scuola Secondaria di Primo grado Carpaccio di Cavallino, classe 2°B




L’ESONDAZIONE DEL FIUME


Era il 16 Maggio 2023 e finalmente stavo partendo per il viaggio verso Ravenna, prenotato più di un mese prima.
Presi il treno insieme ad un mio amico che mi accompagnò in questa vacanza di quattro giorni.
Partimmo con il treno in direzione Ravenna alle 14.00; l’arrivo era previsto per le 17.00, ma tardammo l’arrivo di un’oretta, a causa di diversi problemi avvenuti durante il viaggio come, ad esempio, rami caduti sulla ferrovia per colpa della pioggia o animali fermi in mezzo alla nostra strada.
Arrivati in stazione, ci avviammo per cercare l’hotel più vicino, ma senza usare internet.
Era una sfida che ci eravamo fatti con un amico prima di partire: gli avevamo detto che saremmo stati capaci di trovare l’hotel senza usare il telefono, ma solo grazie alla nostra intelligenza perché eravamo più bravi di lui che, tempo indietro, non ce l’aveva fatta.
Purtroppo la nostra sfida terminò con scarsi risultati e fummo costretti a cercare su internet l’hotel più economico.
Arrivati a destinazione, chiedemmo se potevamo avere una stanza al primo piano, ma la reception ci diede le chiavi di una camera al terzo.
Non ci lamentammo così tanto e facemmo bene perché questo errore ci salvò dalla strage che ci sarebbe stata il giorno successivo.
Provai ad addormentarmi, ma tutta la pioggia che stava scendendo non mi faceva dormire.
Arrivavano continui avvisi dalla reception che invitava tutti a restare nelle proprie camere fino a che la situazione non si sarebbe calmata.
Verso mezzanotte si cominciarono a sentire i primi urli di spavento delle persone a cui l’acqua era entrata dentro casa e questo mi preoccupava ancora di più.
Arrivò un’altra comunicazione dalla reception, avvisando che un fiume lì vicino era al limite e stava per strabordare.
Neanche il tempo di affacciarmi alla finestra che il fiume straripò e vidi un sacco di acqua sporca di fango e piena di sporcizia arrivare verso di me.
Sentii partire un allarme di allerta proveniente da vicino al fiume.
Tutte le persone si ritirarono dentro casa chiudendo porte, finestre e tapparelle per restare più al sicuro.
Arrivarono frane di sassi giganti che fecero cadere un sacco di alberi, i quali alzarono ancora di più l’altezza dell’acqua.
Ad un certo punto, tutte le persone che si trovavano alla reception salirono al terzo piano perché l’acqua stava entrando dentro la porta d’ingresso e dalle finestre..
Dopo un po’, alcune persone presero coraggio ed andarono a togliere l’acqua che stava entrando dentro l’albergo senza buoni risultati perché l’acqua spingeva troppo sulla porta per riuscire a fermarla del tutto.
Passate all’incirca due ore di paura, vidi arrivare i primi soccorsi della Guardia civile con i gommoni e con gli elicotteri per salvare tutte le persone bloccate e per verificare la loro salute.
A me e il mio amico ci salvò l’elicottero che ci riportò subito in stazione dove avremmo dovuto prendere il treno tre giorni dopo.
Non riuscimmo a prendere i bagagli, eccetto le cose più importanti come il telefono e i soldi.  
Alla stazione ci accolse la polizia, che ci portò in centrale per chiederci chi eravamo e da dove veniamo, in modo da capire se eravamo del posto o venivamo da un’altra parte, così da trovarci un luogo sicuro in quella zona o farci tornare da dove venivamo. Io risposi che era meglio trovarci un posto sicuro dove stare così da prendere il treno tre giorni dopo in maggiore sicurezza.
La situazione iniziò a calmarsi e quindi noi potemmo prendere il treno per tornare a casa, ancora traumatizzati per quello che era successo nei tre giorni precedenti.
Arrivammo a casa e iniziammo a raccontare tutto quello che avevamo vissuto ad amici e parenti che ascoltavano in silenzio e concentrati.
Non è stata di sicuro una bella esperienza, ma posso dire che ero lì quando è successo il tutto.

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