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LEONARDO ROSSI
LAGUNANDO 2023 > Selezionati 2023 Liopiccoli
I LIOPICCOLI
SCUOLA SECONDARIA
-NARRATIVA-
LEONARDO ROSSI

Ciao a tutti ho 12 anni vivo a Treporti e frequento la classe 2°D dell’istituto Vittore Carpaccio di Ca’Savio - Cavallino.
Amo la danza infatti faccio hip hop da 6 anni, cantare e mi piace tantissimo la musica.
All’inizio quando conosco una nuova persona non sono molto confidente, ma poi divento molto simpatico, disponibile e gentile.









MATTIA VIANELLO












Per una bottiglia di alcool


C’era il solito trattore parcheggiato lì vicino alla stalla.
Il signor Olivander era appena tornato dai campi agricoli della sua famiglia per prendere il fieno per la stalla dove vivevano le sue mucche e le sue capre.
Appena entrò nella stalla i vicini sentirono il forte muggito delle sue mucche e decisero di andare a vedere cosa fosse successo.
Rimasero a bocca aperta: il signor Olivander steso lì a terra sanguinante dalla testa. I signori Borgo chiamarono subito la polizia.
Il commissario Clemente arrivò ed esaminò la scena del crimine.
Furono trovate delle impronte di stivali di campagna sporchi di fango, le seguirono.
Lo portarono fuori dalla stalla, dove a causa della pioggia erano scomparse. Il commissario, osservando bene notò, che il signor Borgo lasciava le stesse impronte che c’erano vicino al cadavere.
Fece finta di nulla per il momento.
Il commissario continuò le sue indagini affiancato dal suo collega Alessandro. Clemente e Alessandro decisero di convocare il signor Borgo in stazione per interrogarlo, però non arrivarono a una conclusione.
Il giorno dopo decisero di interrogare la moglie del signor Borgo.
La signora Borgo disse: “Mio marito, da quando è morto il signor Olivander, è molto strano e quando torna a casa ha sempre i pantaloni macchiati di rosso. Il commissario si confrontò con il suo collega e decisero di convocare nuovamente il signor Borgo.
Il signor Borgo per la seconda volta negò la verità e chiese al commissario chi fosse stato a dirgli quelle cose.
Il commissario rispose: sua moglie.
Il signor Borgo arrivato a casa decise di avvelenare sua moglie per paura che potesse tirare fuori la verità e nascose il suo corpo dentro una parete.
Dopo due giorni di indagini giorni il commissario decise di andare a casa Borgo.
Non trovò nulla che gli permettesse di aprire un'indagine, ma trovò una bottiglia di alcool e quando la portò ad esaminare alla scientifica gli disserò che all’interno della bottiglia c'era del veleno per topi e  che secondo loro poteva essere l’arma del delitto.
Quando tornò a casa Borgo, il commissario ispezionò la cantina e trovò il macete con cui il signor Borgo aveva ucciso il signor Olivander.
Il commissario arrestò il signor Borgo e gli annunciò l’ergastolo a vita.
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