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LORENZO SENO
LAGUNANDO 2023 > Selezionati 2023 Liopiccoli
I LIOPICCOLI
SCUOLA SECONDARIA
-NARRATIVA-
LORENZO SENO

Seno  Frequenta la scuola Secondaria di Primo grado Carpaccio di Cavallino, classe 2°D










GIORGIA D’ESTE

Ciao, sono Giorgia, studentessa della classe 2D della scuola Vittore Carpaccio di Cavallino.
Amo la musica e amo il nuoto che pratico da 5 anni.
Insieme alla mia classe, sia in prima che in seconda, siamo stati proclamati classe di lettori.





Il riconoscimento


Un bel giorno di sole nella cittadina di Ca’ Savio, Viola andò a scuola, come ogni giorno.
Passò una bella giornata con i suoi compagni, fino a quando non fu l’ora di tornare a casa.
Quando arrivò davanti casa sua, suonò al citofono.
Nessuno rispose.
Riprovò più volte a suonare, ma sembrava che nessuno la sentisse.
Allora decise di scavalcare il cancello, per guardare dalla finestra: non si sentiva tranquilla, poiché di solito la mamma le rispondeva subito.
Appena guardò dalla finestra, vide dei piedi e appena si affacciò completamente, si accorse che sua madre era sdraiata per terra.
La prima cosa che le venne in mente fu di chiamare il padre, che era al lavoro.
Preoccupato tornò subito a casa, aprì la porta e vide la moglie morta.
Sconvolto, chiamò immediatamente la polizia, che arrivò dopo pochi minuti. Portarono via il cadavere della donna e iniziarono le indagini.
I sospetti caddero subito sul marito: la polizia gli fece alcune domande.
A queste domande lui rispose tranquillamente, dicendo di non sapere chi l’avesse uccisa.
Se sospettavano di lui, si sbagliavano, anche perché lui non avrebbe avuto il coraggio: era la madre di sua figlia.
Interrogarono Viola, poiché era la persona che aveva trovato il corpo.
Lei affermò di non sapere niente, visto che tutta la mattina era stata a scuola. Allora interrogarono, parenti, ma soprattutto il migliore amico del marito, che, come egli stesso aveva rivelato, sapeva molte cose su sua moglie.
L’uomo disse alla polizia:- Io stesso ho visto Agata, la moglie del mio migliore amico, parlare amichevolmente con un postino.- Tutti i parenti, interrogati, risposero di non sapere nulla  poichè abitavano fuori città.  
A questo punto, richiamato il migliore amico di Sergio, il marito della vittima, per far fare l’identikit del postino.
Questo lo descrisse:- Me lo ricordo come un uomo alto e magro, con il ciuffo e i capelli neri.
Gli occhi non li ho visti, perché aveva gli occhiali da sole.
Ad un certo punto, però, l’ho visto che andava via con una Mercedes.
Finita la testimonianza, la polizia perlustrò la zona.  
Suonarono a tutte le case, dove videro una Mercedes.
Suonarono in tutto a 4 persone.
La prima persona era l’opposto della persona descritta, la seconda aveva i capelli neri ma non era alto, il terzo era anche lui molto diverso.
Il quarto aveva tutti i requisiti richiesti.
Lo interrogarono e lui rispose:- Stavo parlando con Agatha del riconoscimento di Viola, perché sì, io sono il vero padre di Viola. Quel giorno sono andato da lei per parlare di ciò. Lei era contraria a questa cosa, e siccome mi dava fastidio che stesse con un altro uomo ho deciso di ucciderla. Se adesso ci ripensassi non lo rifarei. L’ho uccisa, perché quel giorno lei mi aveva chiesto di non rovinare la vita a Viola. Ma non gliela avrei rovinata: sono suo padre!”.
Dopo questa confessione la polizia lo dichiarò in arresto.
Quando Viola e Sergio seppero la verità, andarono a vivere in un’altra città, dove si sentirono più al sicuro.

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