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ROCCO MINIO
LAGUNANDO 2023 > Selezionati 2023 Liopiccoli
I LIOPICCOLI
SCUOLA SECONDARIA
-NARRATIVA-
ROCCO MINIO

Frequenta la scuola Secondaria di Primo grado Carpaccio di Cavallino, classe 2°D














MATTIA ZORZETTO












I DEFUNTI DI CA’SAVIO


Era un pomeriggio tranquillo ed era la giusta opportunità per Enea e i suoi amici, di entrare nell’hotel Lio grando.
Erano preparati: avevano torce, corde per non separarsi, olio per aprire le porte e grande determinazione.
Tutti volevano entrare, tranne Marco.
“Dai  Marco, sei venuto qui per guardare?”.
Lui rispose “Volevo solo stare in vostra compagnia, non pensavo che entrassimo in questo lurido hotel”.
“Guarda facciamo così; noi entriamo e tu resti fuori, tanto ci mettiamo poco” propose Enea a Marco.
Lui accettò e gli altri entrarono.
Passarono 10 minuti ma non arrivarono.
15 ancora niente. 20, 25,30… Marco ormai aveva perso la voglia, pensava fosse uno scherzo per farlo arrabbiare. Aveva preso la bici spento il telefono ma… sentì un urlo che fece raggelare il sangue.  
Sembrava un urlo di Enea.  
Ascoltò ancora un po’.
Sentì un rumore strano.
Immaginò che una pugnalata entrasse dentro il corpo dei suoi amici.
Marco preso da una paura insolita scappò e andò dalla polizia locale.
Era tutto così strano.
Due giorni dopo venne in città l’investigatore Slak.
Prima dell’indagine fece il check in nell’hotel di cui aveva prenotato “ Salve signor Slack, iniziamo a fare il check-in” salutò il receptionist Ciofani.
“Sì, grazie”. “Ecco a lei la chiave, si faccia accompagnare dal nostro segretario, Daniel”.
Slack si fece accompagnare verso la camera da letto “Per fortuna è arrivata lei, la polizia non riesce a trovare il colpevole. Lei, da quanto ho saputo, è uno specialista” disse il signor Daniel.
“Sì, ho studiato molto per fare questo lavoro, ho anche risolto un caso molto strano, ma di certo non può superare questo”.
Arrivò alla camera, si riposò un attimo ed iniziò a prepararsi.
Era quasi pronto quando qualcuno bussò alla porta, l’aprì, era il vice segretario Simoni “Come vanno i preparativi signor Slack?”chiese eccitato il vice Simon. “Bene, ora vado a chiedere informazioni a quel ragazzo diciottenne lì, Marco” rispose Slack “Oh poveri ragazzi, l’ultima volta che li ho visti è stata quando sono venuti a suonare il citofono. È stato divertente, ora invece si ritrovano nella tomba. Sai, io sono amico del papà di Enea, è tristissimo, non esce di casa da giorni”.
“Ok io vado, arrivederci”
Slack salutò e si recò verso la casa di Marco.
Cominciò a interrogarlo.  
Marco era tristissimo e ancora impaurito
“Non riesco più a dormire, ogni volta che chiudo gli occhi sento l’urlo e quella pugnalata raggelante” Slack volle entrare nei dettagli e domandò “Quando è stata l’ultima volta che gli hai visti?”.
“ All’entrata dell’hotel, purtroppo non sono riuscito a vedere la faccia, sarebbe stato importantissimo”.
Slack ringraziò Marco e altre persone nelle vicinanze, interrogò la polizia: cosa c’era dentro l’hotel? solo il sangue dei poveri ragazzi.
Era difficile capire chi fosse stato, aveva chiesto praticamente a tutti, entrò nella sua camera e quasi pronto per andare, sentì suonare ancora il campanello, aprì e… cadde per terra
“Simoni eri tu!”
Simoni, benchè sembrasse un normalissimo uomo era l’assassino.
“PERCHE’!?”chiese il quasi defunto detective , “Il mio piano non era uccidere i ragazzi, era proteggere il tesoro”.
Slack stava dando gli ultimi segni di vita.”
Il tesoro per tua informazione sono dei mucchi di soldi che ovviamente se i ragazzi avessero trovato, sai cosa avrebbero fatto, no?
Mi sembra che non stia bene Slack. Non importa, addio”.
Slack ormai morto si ritrovò solo quando il sole calava.
Vi state chiedendo di Simoni?
Be’, questa è un’altra storia.
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