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Alice Lo Monaco
Lagunando 2024 > AUTORI 2024
Alice Lo Monaco
Nasce l’1 luglio 1999 a Verona dove vive ancora oggi.
La scrittura ha sempre avuto un ruolo fondamentale per lei e nel 2012 partecipa al concorso “Liberi di scrivere”, dove si classifica al terzo posto con una poesia.
A 17 anni affronta uno dei periodi più brutti della sua vita e combatte con l’anoressia per circa un anno e proprio in quel periodo decide di andare ad abitare con i nonni materni.
Nel 2018 si diploma nel settore alberghiero, ma da subito capisce che non è la strada giusta per lei.
La sua ambizione più grande è quella di diventare una scrittrice e ha deciso di impegnarsi ogni giorno per realizzare questo sogno che la accompagna da sempre.
“Leggere lagune”
Poesia
Come brace





Ero persa nel buio
e i miei pensieri mi soffocavano.
La mia inquietudine aveva preso il sopravvento.
La mia vita era condotta da una lucida follia.
Ero diventata apatica.
Angosciata.
Stremata.
Spenta.
Bramavo amore
che era ormai un’assenza ingombrante.
Fremeva in me
il desiderio di sentirmi nuovamente desiderata da un uomo.
Come brace
sei arrivato Tu
quando tutto era già dissipato.
Tu hai riportato luce
dove soggiornava un buio luminoso
da tanto, troppo tempo.
Come brace, Tu
hai cicatrizzato
tutte quelle ferite
che non smettevano più di sanguinare.
Come brace, Tu
hai riacceso il mio cuore
che ormai non batteva più da tempo immane.
Come neve





Come neve che cade
delicata e imponente.
Ricopre tutto in modo così attraente
e da nere divengono bianche tutte le strade.
Come neve che arriva senza preavviso
e sopprime quell’ombroso grigiore
portando con sé un luminoso albore
che inaspettatamente ti strappa un sorriso.
Come neve tu sei piombato nella mia vita.
quando io non ti cercavo
ma da subito mi è stato chiaro cosa per te provavo
perché dal primo sguardo i tuoi occhi mi hanno rapita.
Come neve brillante
con il tuo tocco delicato tu mi hai ravvivata
e mi hai ammaliata
perché ti ho amato dal primo istante.
Il mare in inverno





L’odore del mare
che pervade l’olfatto
e il fragore delle onde
che si infrangono sulla riva.
Questa per me
è la pace.
Il garrito dei gabbiani
e il tenue calore del sole in inverno
che ti accarezza il volto.
La salsedine che invoca
il profumo dei ricordi.
Una burrascosa quiete
è quella che porta
il mare in inverno.
Il privilegio dell’amore





Le tue labbra sfiorano il mio collo
e scivolano lungo la mia schiena le tue mani.
Il tuo respiro si fonde con il mio
e i nostri sguardi si incrociano.
I corpi si aggrovigliano
e un attimo dopo
i cuori si arrestano.
Due anime perfettamente connesse
le nostre.
Noi siamo fuoco
un gelo ardente
che pervade l’universo.
Noi siamo luce
un lampo nella notte
che regna sulle tenebre.
Siamo una lo specchio dell’altro.
Questo è
il privilegio dell’amore
così dannatamente fausto.
Splendidamente imperfetto.
Terribilmente indomabile.
Straordinariamente seducente.
Un giorno di settembre





Ero in guerra con me stessa
niente più mi appagava
nella mia anima regnava il vuoto.
Era un giorno di settembre
quando sei entrato da quella porta
e immediatamente un fervore mi invase.
Speravo di continuo
di vederti sbucare
e d’un tratto tu m’hai guardata.
Con i tuoi gesti tu m’hai stregata
poi mi hai offerto il tuo cuore
e mi hai conquistata.
Hai abbattuto tutte le mie barriere
innalzate dopo tanto dolore
e con un soffio le hai dissolte totalmente
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